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movimenti urbani Glocal: critical mass

Scritto il 26 Maggio 2007 da admin. Leggi altro su Senza categoria.

il ciclista urbano e’ per sua natura un inventore…un nuovo equilibrio rimettera’ in marcia la citta.Il territorio nelle urbanistica contemporanea, invece che essere uno spazio dove coltivare al meglio le proprie aspirazioni sociali, è frammento … c’è necessità aggregare i frammenti della città contemporanea per interpretarne le profonde trasformazioni. “Oggi più della metà della popolazione mondiale vive in città – afferma Peter Baw co-houser di S. Francisco – con i suoi problemi sociali e ambientali. Per cambiare la società è necessario vivere in città e non fuori”.

Come il cohousing risponde alle nuove esigenze di abitare , il movimento urbano critical mass propone di ripensare i tempi e i modi del muoversi. La strada per molti è solo un luogo per andare da un punto A (casa) ad un punto B (posto di lavoro o di consumo). Critical Mass è un movimento urbano che rivendica l’utilizzo di mezzi alternativi all’automobile per contrastare la diffusione di traffico, inquinamento e patologie ad essi connesse, spronando a invadere le strade con numeri sempre più ampi di persone, attivisti o simpatizzanti della bicicletta.

un movimento cinematografico

Il regista americano Ted White ne racconta la nascita e gli sviluppi in Noi siamo il traffico! e Return of the Scorcher, 1992. Esattamente, con il termine “massa critica”, si definisce il numero di ciclisti necessario per attraversare una colonna di automezzi in un incrocio senza semaforo, in una strada trafficata di una città cinese, senza che la faccenda si risolva in una catastrofe umanitaria. Tra i promotori ci sono anche due animatori di “Processed World”, una delle prime voci di dissenso rispetto alle magnifiche sorti della new economy, che dalla mitica Silycon Valley si andava diffondendo in tutto il mondo come una grande, ipnotica bolla di sapone. Fedeli alla “xerox-crazia”, i partecipanti alla zona fluttuante temporaneamente autonoma, comunicano attraverso manifestini, happening e disdegnano i media tradizionali come racconta anche il libro “Critical Mass, dalla critica all’automobile alla rivolta delle biciclette”, a cura di PsychoAttiva DreaMTeam.

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